Riassunto gerarchico delle nozioni del corso 2003-2004 di
Economia del Prof. F. Asquer - Università degli Studi di Cagliari,
Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche Naturali, Dipartimento di
Matematica ed Informatica, Corso di Laurea in Informatica
- Le Origini
- 1847 - Fusione Perfetta
- processo di unificazione giuridica ed economica degli ordinamenti normativi e fiscali, fino a quel momento differenti, tra la Sardegna, Piemonte e Liguria (i territori continentali)
- furono eliminate le tasse e le imposte che ostacolavano la libera circolazione delle merci da e per la Sardegna
- furono cedute in concessione buona parte delle attività produttive possedute dallo Stato
- imprenditori Liguri e Genovesi colsero quest'occasione e fecero ingenti guadagni a scapito degli imprenditori Sardi
- 1848 - Giuseppe Merello, imprenditore genovese, crea con i propri mezzi una linea di comunicazione marittima tra Genova, Porto Torres e Cagliari, che si affianca a quella di Stato
- 1851 - Il Governo cede la gestione delle comunicazioni marittime alla Società dei Vapori Nazionali di Raffaele Rubattino, imprenditore genovese
- 1891 - Alla Società dei Vapori Nazionali subentra la Società di Navigazione Generale i cui soci erano Rubattino e la famiglia palermitana Florio
- 1936 - La Società di Navigazione Generale diviene la Tirrenia
- Gli imprenditori genovesi si distinsero nella gestione di gran
parte delle altre attività economiche importanti:
- i lavori pubblici, in primo luogo nei porti;
- lo sfruttamento delle foreste, il cui legname era fortemente richiesto per la costruzione di navi nei cantieri navali genovesi e traversine per le linee ferrate;
- le saline, locate nella parte meridionale dell'Isola (Cagliari, Portoscuso, Sant'Antioco, Calasetta, Carloforte), concesse per trent'anni alla Compagnia delle Saline di Sardegna, i cui soci erano il solito Raffaele Rubattino e Giacomo Filippo Penco, e poi, successivamente, alla Società di Navigazione Generale;
- le tonnare, le cui più importanti erano quelle di Stintino, di Carloforte, dell'Isola Piana, di Portoscuso;
- le miniere.
- 1847 - Fusione Perfetta
- L'industria estrattiva
- tra la varie attività industriali, questa diede i maggiori profitti agli imprenditori liguri
- investirono nelle miniere anche imprenditori inglesi, francesi e belgi
- i minerali metallifferi furono principalmente:
- piombo
- zinco
- argento
- nella seconda metà dell'800 quest'attività contribuì in modo
significativo alla creazione della prima importante classe operaia,
creando le premesse per una modernizzazione della società sarda
- 11.000 minatori per una produzione di 164.000 tonnellate di minerali
- le prime società che sfruttarono l'estensione alla sardegna
della legge mineraria "piemontese" furono:
- Società per la coltivazione della miniera di Montevecchio (tra
Arbus e Guspini)
- fondata a Genova e prima ad avere tra i soci un imprenditore sardo
- Società per la coltivazione delle miniere Sulcis e Sarrabus
- era socio Raffaele Rubattino
- Società Monteponi (Iglesias)
- sfruttamento giacimenti di zinco e piombo
- Società per la coltivazione della miniera di Montevecchio (tra
Arbus e Guspini)
- Giacimenti vicino a Lanusei
- Società ligure-sarda per la fabbricazione di vetri
- Società mineralogica di Tertenia
- ad un primo boom estrattivo fecero seguito momenti difficili dovuti a problematiche tecniche e di reperimento di personale qualificato
- 1867 - In quest'anno avvenne la fase di maggiore espansione,
dovuta alla scoperta di poter sfruttare lo zinco che affiancò la
produzione di piombo
- Si distinsero in questa seconda fase
- Società Anonima Miniere di Lanusei in Sardegna
- Società di Miniere in Sardegna
- Società Anonima Compagnia Generale dell Miniere
- Société Anonime de Nebida pour l'exploitation des Mines en Sardaigne
- Società di Pertusola Limited
- Société Anonime des mines de plomb argentifère de Gennemari et d'Ingurtosu
- Si distinsero in questa seconda fase
- Altre industrie
- Fonderia Doglio
- fondata nel 1848 a Cagliari (colonnine per l'illuminazione di via Roma a Cagliari)
- Acque gassate Imeroni
- fondata nel 1853
- Fabbrica di mobili Guglielmo Cao (probabilmente la più antica impresa sarda)
- 200 caseifici sparsi in tutta l'isola
- esportavano all'estero gran parte della produzione
- diversi pastifici molto moderni
- concerie
- tonnare
- industrie meccaniche e termoelettriche
- Fonderia Doglio
- Personaggi di spicco
- Luigi Merello
- fondatore della SEM, Società Esercizio Molini
- nel 1870 apre uno dei primi mulini a Cagliari
- alla fine in città c'è ne erano diversi (via Garibaldi, P.zza del Carmine, Via Darsena)
- nel 1892 rileva la concessione per la costruzione di una linea
tranvaria
- univa Cagliari Quartu passando per Pirri, Monserrato, Selargius e Quartucciu
- trasportava passeggeri e merci
- nel 1904 la SEM apre un nuovo stabilimento (di via La Plaja)
- fu un grande imprenditore, fu eletto deputato per 5 legislature e rilevò una banca ligure
- Amsicora Capra
- titolare della "Capra e Capra" per la produzione di vini
- nel 1887 fonda la Vinalcol, in associazione con altri produttori Cagliaritani
- nel 1906 decise di dotarsi di una propria flotta che collegò Cagliari ai principali porti nazionali e di aquistare da Luigi Merello la "linea del Campidano"
- sorge il Lido, il primo stabilimento balneare di Cagliari, la Vinalcol ha una quota di partecipazione
- nel 1913 acquisto dalla Società Elettrica Sarda (SES) la concessione per la cotruzione di una linea tranvaria che unisse Cagliari al Poetto
- nel 1915 acquistò la birreria Ichnusa
- unica a rimanere attiva dopo la guerra
- Avv. Sorcinelli
- fonda, a Sassari, nel 1905 la prima banca sarda chiamata
"Società Bancaria Sarda"
- in seguito aprì agenzie in tutta l'isola
- nel 1920 assieme al gruppo Ansaldi acquista L'Unione Sarda
- fonda, a Sassari, nel 1905 la prima banca sarda chiamata
"Società Bancaria Sarda"
- Ing. Minio Paluello
- nel dopoguerra ripescò i relitti dal porto di Cagliari che gli furono lasciati in concessione dagli americani
- fondò la prima società aerea sarda: l'AIRONE
- Angelo Moratti
- figlio di un farmacista bergamasco, lasciò studi e famiglia per inseguire la fortuna, diventando un grosso commerciante di prodotti petroliferi.
- Con la realizzazione, a metà degli anni '50, della centrale di Augusta in Sicilia diventa, con Garrone e Monti, uno dei tre grandi petrolieri privati italiani.
- Anche se la sua fama, più che al petrolio, la si deve forse alla squadra di calcio di cui fu proprietario: l'Inter di Milano.
- Quando partì il Piano di Rinascita, Moratti aveva appena dismesso una quota notevole del suo stabilimento di Augusta, scelse di investire nel Golfo degli Angeli e il 16 gennaio del 1965 diede vita alla SARAS, perfettamente studiata dal punto di vista della geografia industriale, ma con molti oppositori tra gli ambientalisti.
- Nino Rovelli
- era un ingegnere brianzolo che si stabilì in Sardegna agli inizi degli anni '60 per produrre il famoso lucido per scarpe della "Salcim-Brill".
- Rovelli intendeva ampliare il proprio raggio d'azione nella petrolchimica attraverso il trattamento di resine derivate dalla raffinazione del petrolio.
- nel 1961 crea a Porto Torres la SIR (Sarda Industrie Riunite)
- il più moderno impianto petrolchimico d'Europa
- era un ottimo finanziere, tanto da creare un arcipelago di
isole-imprese tra loro collegate con il solo scopo di lucrare il
massimo dalle incentivazioni messe a disposizione sulle leggi per
il Mezzogiorno
- diventò il primo imprenditore a "capitale pubblico" e "profitto privato"
- acquisì la Rumianca, azienda petrolchimica con sede a Macchiareddu, riportandone i conti in attivo.
- arrivò a controllare sia la Nuova Sardegna che L'Unione Sarda;
- sponsorizzò il Cagliari di Gigi Riva e il Brill di pallacanestro di Sutter
- Il gruppo SIR-Rumianca che nel 1950 aveva un fatturato di 300
milioni e 120 dipendenti, all'inizio degli anni 70 aveva un
fatturato di 350 miliardi e oltre 10.000 dipendenti
- Rovelli non considerava finito il suo periodo di espansione: infatti, in quel tempo presentava un progetto alla RAS che comprendeva stabilimenti ad Ottana, a Macomer, ad Isili, ad Assemini e a Siniscola.
- Karim Aga Khan e la Costa Smeralda.
- Il Principe conobbe la Sardegna durante una vacanza e decise di investire in quest'isola ancora ai margini dei percorsi turistici.
- Il Progetto Costa Smeralda non rimase leggendario solo perché dopo 5 mesi dalla presentazione alla stampa della prima idea, era già completo e depositato presso la RAS e nemmeno un anno dopo si iniziava a costruire, ma soprattutto perché nessun insediamento contemporaneo (come ad esempio quello della Costa Brava in Spagna) era ad esso eguagliabile per qualità ed esclusività. D'altronde, il principe aveva assoldato i più autorevoli architetti, paesaggisti ed arredatori in campo internazionale per realizzare il suo progetto.
- la Costa Smeralda, per la Sardegna, è stata doppiamente importante: primo perché ha fatto da traino a tutte le iniziative successive in campo turistico (comprese Villasimius e il Forte Village), in secondo luogo perché innalzò la qualità dell'industria turistica isolana facendo conoscere la Sardegna in tutto il mondo.
- Luigi Merello
- I primi anni del secolo XX
- I trasporti
- Portualità : le banchine non erano attrezzate per le navi a vapore ma solo per quelle piccole a vela
- Rete viaria: di collegamento con le zone interne, senza allegerimento dei dislivelli
- Rete ferroviaria: 1100 km totali di cui 639 a scartamento
ridotto in concessione a ditte private
- tempi di percorrenza elevatissimi (CA-SS in 10 ore)
- Sistema scolastico
- scuole elementari e medie
- liceo Dettori
- Convitto Nazionale
- liceo Siotto Pintor
- Le Normali --> future magistrali
- istituto tecnico Martini (per ragionieri e periti navali)
- Regia scuola di Viticultura ed Enologia
- scuola Industriale per meccanici ed elettricisti
- L'università contava 3 facoltà (Medicina, Giurisprudenza, Scienze)
- Dopo la prima guerra mondiale
- la scuola si apre al ceto medio
- nel 1924 nascevano Lettere e Filosofia, Farmacia, Magistero e Ingegneria Mineraria
- il Martini diventa per soli ragionieri, la sezione Nautica diventa il Buccari
- nasce il Liceo Scientifico "Carlo Sanna", eroe della Brigata Sassari
- I moti del 1906
- nel 1904 aumenta il malessere degli operai della zona
mineraria, che sfocia in manifestazioni di protesta
- si diffondono le organizzazioni socialiste
- A Buggerru, durante una manifestazione di protesta, i soldati per reagire a una sassaiola aprono il fuoco sui dimostranti e uccidono 4 persone
- nel 1906 aumenta il costo della vita ed i malumori
- il 13 Maggio si tenne un comizio di protesta per chiedere al sindaco un calmiere sui prezzi dei generi di prima necessità
- il 14 Maggio la folla disperata diede vita ad una manifestazione di protesta che sfociò nella distruzione di uffici del dazio e vagoni ferroviari
- il 15 Maggio la giunta si dimette ma le manifestazioni non accennano a diminuire
- La situazione sarda venne analizzata dal Parlamento che prese
significativi provvedimenti
- inizia l'attività di bonifica per combattere la malaria
- creazione di aquedotti per portare l'acqua potabile nei centri che ne erano sprovvisti
- irrigazione e rimboschimento
- nel 1904 aumenta il malessere degli operai della zona
mineraria, che sfocia in manifestazioni di protesta
- La COMIT
- nel 1906 apre la Banca Commerciale Italiana - COMIT
- finanziò la costruzione di diverse dighe, tra la quali la più
importante fu quella del Tirso
- progettata da Ing. Omodeo e realizzata dalla SES
- visitata da Mussolini nel 1923 e innaugurata da Vittorio Emanuele II nel 1924
- nel 1917 nasce la SCIC, per la produzione di ceramiche
industriali con materiale estratto dalle cave di Laconi
- in seguito venne assorbita dalla COMIT e questa a sua volta dall'IRI
- nel 1920 nascono altre società per realizzare queste opere:
- Società Bonifiche Sarde
- Società Cementi Portland
- nel 1924 entrò a far parte della ItalCementi
- La bonifica permise
- la nascita della Montecatini, nella zona di Santa Gilla, per la produzione di concimi chimici
- Saline Contivecchi, nella zona di Macchiareddu
- Mussolinia, l'attuale Arborea, nella zona di Terralba
- Federazione degli Industriali
- nasce nel 1904 la federazione Provinciale Industriali e
Commercianti
- vanta 100 soci
- nel 1921 quando Gioliti scioglie le Camere la Federazione
presenta una propria lista per le elezioni, che non viene accettata
per motivi formali
- viene comunque elaborato un documento per chiedere ai candidati
di
- respingere progetti che avrebbero ostacolato l'aumento della produzione, utile per ricostituire il Paese
- votare contro ogni proposta che potesse intralciare lo sviluppo industriale o lederne diritti acquisiti
- revisionare tutte le leggi sancite in campo finanziario per favorire la ripresa industriale
- unirsi ai deputati Siciliani affinchè la Sardegna ottenesse lo stesso trattamento della Sicilia, in merito agli accertamenti dei sopraprofitti e alle esenzioni fiscali
- operare per la riduzione delle tariffe ferroviarie e marittime e l'istituzione di una nuova tratta Cagliari-Civitavecchia
- viene comunque elaborato un documento per chiedere ai candidati
di
- nasce nel 1904 la federazione Provinciale Industriali e
Commercianti
- I trasporti
- Gli anni '20
- Il fascismo
- inizialmente il partito fascista fu appoggiato da tutti i monopolisti sardi, compresa L'Unione Sarda" di Sorcinelli
- elementi del Partito Sardo d'Azione confluirono nel Partito
Nazionale Fascista
- nacque il Sardofascismo
- il nuovo partito escluse Sorcinelli e rese vita dura all'Unione
Sarda
- furono fondati altri due quotidiani
- Littore Sardo
- Giornale di Sardegna (che si fuse con L'Unione Sarda nel 1926)
- furono fondati altri due quotidiani
- Direttore del Giornale di Sardegna fu, il primo a parlare di
Cagliari come porto franco
- Mussolini accolse questa proposta inserendo Cagliari in una lista di porti franchi che non furono mai realizzati
- La legge del miliardo
- composta da 7 articoli contenenti lo stanziamento di 1 miliardo
di lire (effettivamente 1150 milioni) per la costruzione di opere
pubbliche straordinarie ed opere di carettere igienico sociale
- le opere dovevano essere eseguite direttamente dallo Stato o attraverso enti locali
- Provveditorato alle Opere Pubbliche per la Sardegna
- istituito a Cagliari per favorire l'attuazione della legge
- Le opre finanziate riguardarono principalmente
- le comunicazioni marittime
- il porto di Cagliari
- la bonifica di Bonaria
- la concessione trentennale a Cagliari dell'arenile del Poetto
- inizia così la stagione dello sviluppo
- composta da 7 articoli contenenti lo stanziamento di 1 miliardo
di lire (effettivamente 1150 milioni) per la costruzione di opere
pubbliche straordinarie ed opere di carettere igienico sociale
- L'era dello sviluppo
- alla fine degli anni '20 l'imprenditoria industriale sopravanza l'agricoltura e il commercio
- tale sconvogimento fu dovuto soprattutto
- al Gruppo Elettrico con la centrale S. Chiara sul Tirso
- alla Contivecchi per la realizzazione della salina di S. Gilla
- alla Montecatini con la fabbrica di fertilizzanti
- alle imprese edili (o di materiali per la costruzione) impegnate nelle grandi opere
- alla presenza di società minerarie (che però a partire dal 1925 iniziano ad andare in crisi)
- Alla fine degli anni '20 si ebbe il boom dell'industria manifatturiera
- La disponibilità di energia elettrica fu il propulsore per la crescita delle piccole aziende
- Sistema Bedeaux
- fu introdotto nelle imprese minerarie
- imponeva rigidi controlli dei tempi e forte parcellizzazione
del lavoro
- La Pertusola chiese ai capi sciolta di trattenersi mezzora in
più a lavoro per fornire un resoconto dei risultati ottenuti dalla
propria squadra (detta sciolta) al caposervizio
- la società fu citata per il pagamento degli straordinari
- La Pertusola chiese ai capi sciolta di trattenersi mezzora in
più a lavoro per fornire un resoconto dei risultati ottenuti dalla
propria squadra (detta sciolta) al caposervizio
- nel 1934 fu ufficialmente abolito
- Il regime fascista, per ridurre i costi di produzione
industriale, impose un taglio degli stipendi che variava dal 8% al
12%
- questo unito al sitema Bedeaux appena introdotto creò molto malcontento soprattutto nelle industrie minerarie
- L'industria Italiana, in generale, riuscì a superare bene la crisi della fine degli anni '20 grazie alle contropartite ottenute sul lato fiscale e doganale
- Il fascismo
- Gli anni '30
- si appesantisce l'economia nazionale
- la COMIT si trova nei guai per aver immobilizzato gran parte del suo capitale nel finanziamento alle industrie
- interviene Mussolini, per mezzo di A. Beneduce, creando l'IRI che rileva la COMIT
- vengono creati alcuni istituti fondamentali di sicurezza
sociale
- gli assegni familiari furono trasferiti dalle imprese all'INPS
- si costituirono le Casse Malattia
- a favore degli occupati presso aziende industriali, coperative e artigiane
- si parla per la prima volta di turismo in Sardegna:
- "La primavera sarda" fu una famosa manifestazione
- fu creata la prima linea aerea Roma - Terranova - Cagliari
- 3 ore in idrovolante
- si dimezzano i tempi di percorranza in treno della CA-SS
- fu creata l'ANAS
- iniziò a rifare la Cagliari - Porto Torres
- fu costruito il Palazzo delle Scienze a Cagliari e istituiti nuovi corsi di laurea
- furono creati nuovi porti (S. Antioco) e nuove citta (Carbonia)
- nel 1939 l'industria mineraria vanta 35.000 occupati
- si appesantisce l'economia nazionale
- Gli anni '40
- nel 1940 i lavoratori sardi ebbero la "Carta del Lavoro"
- che norma le ferie, il preavviso e l'indennità di licenziamento
- nel 1943 Cagliari fu bombardata
- le bombe colpirono l'areoporto, il porto, la fiat, la SEM, le ferrovie e diverse altre aziende
- ci furono 300 vittime
- Cagliari passò da 125.000 a 12.000 abitanti in pochi giorni
- dopo l'armistizio dell'8 settembre, la sardegna visse un
periodo di totale isolamento
- le banchine del porto erano sane ma il fondale era pieno di relitti
- L'ing. Paluello, della Contivecchi, si impegnò nella rimozione
dei relitti dal porto, alcuni dei quali una volta rimessi a nuovo
furono usati per traffici commerciali
- ci vollero 2 mesi per portare a termine l'operazione
- L'ing Paluello fondò la prima società aerea sarda, Airone
- alla quale fu concessa la linea indiretta Cagliari - Fertilia -
Roma
- ebbe il 70% dei viaggiatori sardi fino a quando chiuse per debiti
- alla quale fu concessa la linea indiretta Cagliari - Fertilia -
Roma
- tutto sommato la Sardegna uscì meglio delle altre regioni dalla guerra
- l'anomalia più grave nel 1944 era il diverso potere d'acquistò
tra la lira in Sardegna e le altre regioni di Italia
- in sardegna era bassissima la circolazione monetaria, mentre altrove era altissima andando a derminare una forte inflazione
- i problemi del dopoguerra erano 3
- ricostruzione del capoluogo bombardato
- mancanza assoluta di materiali e ricambi
- inflazione galopppante
- i conflitti con i lavoratori esplosero e portarono a costi insostenibili per le imprese
- il vero motore della rinascita fu l'edilizia
- questi erano gli anni
- delle scarpe senza lacci, del sapone fatto in casa, dei surrogati
- del mercato nero
- che attirava molti più del vecchio lavoro
- i forti contatti con le diverse culture del Nord d'Italia e di altri paesi stranieri influirono in maniera positiva nell'evoluzione in senso capitalistico dei modelli di vita sardi
- 25 Aprile 1945 - viene liberato anche il nord
- nel 1945
- a capo delle grandi fabbriche vennero inviati esponenti politici che proposero una gestione collettivistica
- il movimento operaio ottenne la riduzione da 48 a 40 ore dell'orario lavorativo settimanale, il riconoscimento degli straordinari e dell'indennità di contingenza
- fu costituita la Sardamare
- prima public company con 3000 piccoli azionisti
- le furono consentite le tratte tra i porti della sardegna, metre quelle con le altre Regioni rimasero di competenza esclusiva di Tirrenia
- ci fu una grande opera di disinfestazione dalla malaria, a base di DDT
- il referendum del 2 giugno 1946 sancì la fine del dopoguerra e l'inizio della seconda era dello sviluppo
- il 31 Gennaio 1948 l'Assemblea Costituente approvò l'autonomia
speciale della Sardegna
- ci fu poco interesse
- l'8 Maggio 1949 i sardi elessero i primi consiglieri regionali
- ci fu poco interesse
- Ovunque l'insofferenza per le condizioni di vita difficili e la precarietà del lavoro si trasformava in guerriglia urbana
- nel 1949 gli operai della Pertusola occuparono i pozzi minerari dell'Argentiera, dando vita all'autogestione
- 27 gennaio 1949 a Cagliari ci fu lo sciopero generale che durò 10 giorni per ottenere aumenti salariali
- nel 1940 i lavoratori sardi ebbero la "Carta del Lavoro"
- Gli anni '50
- Piano Marshall, fu uno dei piani statunitensi per la ricostruzione dell'Europa dopo la seconda guerra mondiale
- De Gasperi in politica ed Einaudi in economia imprimono una forte spinta alla crescita della nazione
- in Sardegna i finanziamenti consentirono di costruire la centrale idroelettrica dell'alto flumendosa
- nei dirigenti locali era ancora forte la convinzione che lo
sviluppo doveva passare per l'agricoltura e l'artigianato e non per
l'industria
- i finanziamenti alle industrie erano concessi con limiti molto stretti che di fatto ne soffocavano l'attività
- gli industrali fondarono il Mediocredito Regionale che di fatto non ebbe successo
- il sindacato si divideva in CGIL (comunisti), CISL (cattolici)
e UIL (socialdemocratici)
- si ebbe una gestione moderna del sindacato e un maggiore legame con il partito politico
- i neo-banchieri, più improvvisati che esperti, non erano in grado di sorreggere i timidi tentativi di insediamenti industriali locali
- alla fine del 1949 la fondazione Rockfeller aveva manifestato
l'intenzione di investire in Sardegna per 10 mesi nell'ambito di un
piano di sviluppo economico
- tale occasione non venne colta e i fondi finirono in Africa
- dal 1954 al 1958 fu fatto uno studio sulle opportunità di
sviluppo in Sardegna
- che non fu molto utile perché eseguito con grande ritardo e quindi anacronistico
- indicava nell'agricoltura e il settore economico privato le due leve principali del piano di intervento
- e la fornitura elettrica come sufficente così come era
- fino al 1955 c'erano due partiti, i sardisti e la DC, dopo
rimase solo la DC appoggiata dalle destre storiche
- All'interno della DC prese piede una nuova corrente capeggiata da Francesco Cossiga
- nel 1959 la DC commissionò un altro studio sulle opportunità di
sviluppo
- indicò l'industria come leva principale dello sviluppo
- e la fornitura elettrica a prezzi agevolati come propulsore
- il 10 Agosto 1950 viene istituita la Cassa per il Mezzogiorno
- inizialmente gli interventi furono indirizzati verso l'agricoltura
- Gli obbiettivi della cassa furono
- Potenziamento dell'agricoltura;
- Creazione di un complesso di infrastrutture come premessa per l'industrializzazione;
- Incoraggiamento dell'industrializzazione stessa;
- a partire dal 1952 anche verso l'istituzione di banche di
credito speciale che concedessero finanziamenti a medio e lungo
termine
- nascono ISVEIMER, IRFIS e CIS
- putroppo gli impiegati provvenivano da banche tradizionali e non subirono un processo di istruzione che gli consentisse di entrare nella nuova ottica
- dopo il 1954 la Cassa persegui una politica diretta a povocare
un'industrializzazione immediata per ridurre il divario col Nord
- i risultati non furono confortanti, il problema non era tanto degli investimenti quanto dell'istruzione della classe di imprenditori nell'ottica dell'economicità ed efficienza
- Fu creato l'Ente Sardo Elettricità, che si affiancò alla SES
(accusata di scarsi investimenti)
- finanziò la Centrale termoelettrica di Porto Vesme (5/8/1960)
che sfruttava il carbonsulcis (di qualità scadente e rifiutato in
tutti i mercati)
- commercializzò energia elettrica sottocosto per attirare nuove
industrie ad alto consumo
- tale iniziativa era destinata a fallire
- ne usufruirono per prime
- la Montecatini
- la società francese Pechiney
- la svizzera Alusuisse
- commercializzò energia elettrica sottocosto per attirare nuove
industrie ad alto consumo
- finanziò la Centrale termoelettrica di Porto Vesme (5/8/1960)
che sfruttava il carbonsulcis (di qualità scadente e rifiutato in
tutti i mercati)
- Alla fine degli anni '50 il tessuto industriale sardo si stava modificando, perdevano peso le grandi imprese minerarie e ne acquistavano le aziende edili, persistevano le aziende alimentari, nascevano aziende tessili e meccaniche.
- Gli anni '60
- L'assetto occupativo isolano era profondamente cambiato:
- i 221.000 addetti all'agricoltura del 1950 si erano trasformati in 165.000 nel 1961 con una riduzione di circa il 25%.
- apre lo zuccherificio a Villasor
- c'è il boom della coltivazione della barbabietola e dei pomidoro; dello sviluppo turistico
- se in tutta Italia si migra verso il Belgio, in Sardegna accade in misura inferiore per lo più ci si trasferisce dal centro verso il capoluogo
- si rafforza il desiderio della Fabbrica di Stato e non diretta da un imprenditore, visto di cattivo occhio
- Si andava affermando l'economia mista con grosse imprese
pubbliche che facevano capo al Sistema delle Partecipazioni Statali
che concorrevano con l'impresa privata.
- le ingenti risorse impiegate nelle pubbliche iniziative risultò
del tutto sproporzionata alla modestia dei risultati conseguiti;
- il motivo è forse da ricercarsi nell'apparato dirigente più sensibile al richiamo del clientelismo o del carrierismo, che alla rigorosa gestione della cosa pubblica.
- le ingenti risorse impiegate nelle pubbliche iniziative risultò
del tutto sproporzionata alla modestia dei risultati conseguiti;
- Nel 1962 la neonata ENEL, gestore nazionale dell'energia elettrica, decise di sostituire il carbonsulcis con la nafta per motivi economici
- Il sistema delle partecipazioni statali
- espressione di un certo orientamento politico, che voleva uno Stato fortemente presente nell'economia, che diventasse esso stesso imprenditore
- Nel 1961 nasce il CASIC nella zona industriale di Macchiareddu
- fortemente voluto dall'Associazione degli Industriali di Cagliari
- Si da inizio al primo progetto del Porto Canale
- fornisce le basi per un processo di import-export
- Nella nuova zona industriale andarono a stabilirsi molte
aziende tra cui
- Ichnusa
- SANAC
- Fluorsid, di Giulini
- Remosa, di Mambrini
- Nella zona di Sarroch
- Saras Chimica, diventata Enichem
- Pibigas e Siosarda, produttrici di gas in bombole
- gli anni dal '68 al '70 furono quelli
- della grande rivoluzione sindacale
- dei Comitati Unitari di Base
- delle proteste nelle Università
- della riforma della Confindustria
- dello Statuto di Lavoratori
- In quegli anni il sindacato era stato indotto dal partito che
lo dirigeva ad avallare metodi di lotta particolarmente duri e
dannosi per l'impresa, avanzando nel contempo richieste che
tendevano a far gravare sulle aziende stesse i costi delle
disfunzioni sociali complessive.
- la Confindustria non prese i provvedimenti per impedire tutto cio
- L'abolizione delle cosiddette gabbie salariali, l'istituzione
dell'indennità di contingenza, della rivalutazione automatica delle
pensioni incisero in modo particolarmente negativo sul nuovo
tessuto industriale sardo.
- Il tutto era poi aggravato dalla situazione politica regionale che dal 1969 aveva visto succedersi una crisi dopo l'altra con una durata media delle diverse giunte di appena 203 giorni.
- L'assetto occupativo isolano era profondamente cambiato:
- Gli anni '70
- anni di crisi, i disuccupati in provincia di Cagliari passano da 19.000 a 100.000
- anni caratterizzati da scioperi selvaggi e continui
- 3000 giornate di lavoro perso a causa di scioperi nel 1969
- inflazione monetaria attestata al 20%
- in sardegna le rendite da titoli di stato costituivano la fetta più significativa del prodotto interno regionale
- non furono assunte decisioni significative al fine di trovare
una soluzione al problema
- si diffondeva la convinzione che il capitale pubblico, infinito per definizione, fosse sufficiente per trasformare imprese pubbliche e private ormai decotte in aziende capaci di sopportare ogni carico occupativo
- Intanto le miniere, sotto il controllo dell'Ente Minerario Sardo, a causa della caduta dei prezzi dei metalli, creavano sempre più disoccupati.
- In questi anni fu chiaro che la SIR si stava impegnando per
divenire un gruppo chimico di dimensioni europee
- questo fatto suscitava preoccupazioni per Montecatini ed Eni.
- i due gruppi i fronteggiarono, ad Ottana, a suon di progetti e dove Nino Rovelli disse che si consumò "il grande tradimento dei sardi". Infatti, gli amici che l'avevano sempre sostenuto, lo abbandonarono, costringendolo a lasciare libero il campo all'azienda di Stato.
- Affianco ad ogni azienda SIR nascevano impianti Eni o Montedison, alla conquista, non del primato industriale, ma del forziere dei grandi aiuti pubblici previsti nel Piano Chimico Nazionale.
- La mossa di Rovelli fu quella di acquisire, tramite una banca con sede a Lugano, il pacchetto di maggioranza della Montedison. Ma il colpo di grazia fu dato nel 1974 dalla crisi petrolifera che mise in gravi difficoltà tutto il settore dei derivati del petrolio.
- questo fatto suscitava preoccupazioni per Montecatini ed Eni.
- In Sardegna dal 1978 in avanti sarebbero rimasti solo i resti di quella che era stata un'industria petrolchimica a livello mondiale. La SIR finì, infatti, per consegnare i propri impianti all'Eni e la Sardegna perse un'altra buona occasione, oltre a moltissimi posti di lavoro.
- L'idea di una società di sinistra riformista e schierata in contrapposizione all'industria privata, tendeva a favorire, anche nei campi in cui i sardi andavano affermandosi, come ad esempio, le costruzioni, le grandi aziende di Stato come Italstat, che esercitavano, di fatto, un potere monopolistico sulla spesa nazionale e regionale per le opere pubbliche.
- Le responsabilità maggiori vanno attribuite alla DC che allora deteneva la leadership e che, in quei tempi, cercava la cooptazione dei comunisti nell'area di governo e la realizzazione di quella scelta politica che si sarebbe chiamata "compromesso storico".
- Gli Imprenditori cercavano di promuovere l'associazionismo
incrementando l'azione di rappresentanza nei confronti della classe
politica, e costruendo un nuovo rapporto con il mondo del credito.
- Fu, infatti, di quegli anni la costituzione di un consorzio di garanzia fidi, chiamato Confidi.
- Questo nuovo orientamento diede i propri frutti, tanto che il 1974 fu l'anno in cui per la prima volta gli industriali furono ascoltati dalla Giunta Regionale sul V programma esecutivo del Piano di Rinascita.
- nel 1975 l'inflazione raggiunge il 24.5% andando a colpire le
piccole imprese
- i tassi di indebitamento erano a livelli usurai, i piccoli imprenditori decisero di costituire una nuova associazione, API SARDA
- La situazione cagliaritana non era che lo specchio di quanto avveniva a livello nazionale, dove lo stesso Agnelli, diventato presidente di Confindustria, paventava il pericolo che si venisse a creare una nuova corporazione dei piccoli industriali che forse avrebbe ottenuto qualche forma di protezione politica, ma a scapito della propria autonomia.
- Sorprese in quegli anni l'affermazione di Enrico Berlinguer, che, sostenendo che il PCI fosse l'unica cosa efficiente d'Italia, parlava di pluralismo sociale e di una sua conversione all'ottica del profitto conseguente all'abbandono della "dittatura del proletariato" del modello sovietico.
- il gioco delle parti
- Dopo lo Statuto dei Lavoratori l'atteggiamento dei sindacati si era modificato con una diversità di posizioni fra le confederazioni nazionali e i sindacati di categoria.
- Le confederazioni facevano sviluppo del consenso cercando di collaborare con le altre parti sociali, mentre i sindacati di categoria creavano all'interno delle fabbriche continue conflittualità.
- L'unico scopo era la massima occupazione
- ma la naturale evoluzione dell'economia scoraggiava gli investimenti e rendeva difficile l'ingresso nel mercato del lavoro dei giovani che ormai rappresentavano la più grossa percentuale dei disoccupati.
- l'aumento indiscriminato dei salari, il peso della scala mobile, la sempre più accesa conflittualità, il peggioramento dell'assenteismo, la convinzione che lo Stato avrebbe provveduto a tutto, scoraggiavano le assunzioni.
- Gli anni '80
- iniziano con
- l'omicidio di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse nel maggio del '78
- le contraddizioni interne al quadro politico generale.
- In Sardegna si fece il punto della situazione, che era a dir
poco tragica.
- il Governo Regionale aveva istituzionalizzato il dialogo con le associazioni imprenditoriali
- l'edilizia era diventata la colonna portante della nuova industrializzazione sfornando degli ottimi imprenditori
- il turismo (500 alberghi contro i 270 del '61) e l'agroindustria acquistavano sempre maggior peso
- nonostante l'intervento straordinario della Cassa per il
Mezzogiorno, era peggiorato il PIL
- Tale valore, che nel 1951 era il più alto fra le regioni meridionali ed era rimasto tale nei 20 anni successivi, aveva poi iniziato a regredire, tanto che nel 1981 era pari al 60% del prodotto pro-capite del centro nord del Paese, mentre nel 1961 era il 64%.
- La depressione del 1982 sconvolse anche Cagliari, colpendo tutti i comparti: industria, commercio e terziario.
- I mali di cui soffriva l'economia isolana erano soprattutto legati alla sottocapitalizzazione finanziaria, all'estrema difficoltà di commercializzazione dei prodotti e all'incapacità di procedere ad un rinnovo tecnologico.
- iniziano con
- Oggi.
- Ancora oggi purtroppo la Sardegna soffre di due terribili mali:
- 1.la prevalenza della cultura della rendita su quella del rischio, quindi con un prevalere di ambizioni in un impiego pubblico, di risparmio in titoli di Stato, di affitti di terreni e dimore.
- 2.Le difficoltà dell'imprenditoria locale di affacciarsi in nuovi mercati e di trasformarsi in imprese da "production oriented" in "customer oriented"
- Ancora oggi purtroppo la Sardegna soffre di due terribili mali: