Riassunto gerarchico delle nozioni del corso 2003-2004 di
Economia del Prof. F. Asquer - Università degli Studi di Cagliari,
Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche Naturali, Dipartimento di
Matematica ed Informatica, Corso di Laurea in Informatica
- ICT - Information & Communication Technologies
- nuovi fenomeni economici, new economy
- formata da nuovi imprenditori, nuove imprese che rispondono a nuove regole
- madifica fenomeni economici esistenti
- rende possibile cio che prima non lo era
- rende più facile cio che prima era difficile
- nuovi fenomeni economici, new economy
- Economia
- scienza che analizza e interpreta il comportamento degli uomini come una successione continua di tentativi di trovare una soluzione al "problema economico"
- l'oggetto di studio dell'economia è "l'attività economica",
ossia:
- la ricerca da parte dell'uomo la ricchezza (massima quantità di beni economici) e del miglior rapporto possibile tra essa e la quantità di bisogni soddisfatti
- Problema economico
- Le scarse risorse disponibili non sono sufficienti a realizzare la totalità dei bisogni umani
- Classificazione gerarchica dei bisogni (Abraham Maslow -
1908-1970 - PHD in psicologia)
- I bisogni sono disposti in ordine crescente e finchè l'uomo non soddisfa quelli di ordine inferiore non percepisce quelli di ordine superiore
- La soddisfazione di un bisogno inferiore lo rende irrilevante e spinge l'uomo verso i bisogni di ordine superiore
- Piramide inversa dei bisogni:
- 1. bisogni fisiologici (mangiare, bere,...)
- 2. bisogni di sicurezza (una casa, protezione, ...)
- 3. bisogni di affetto (famiglia, amici, ...)
- 4. bisogni di stima di se e da parte degli altri
- 5. bisogni di autorealizzazione
- Relazione fra bisogni e beni economici
- Una risorsa diventa bene economico nel momento in cui la sua disponibilità non è sufficiente a soddisfare il bisogno corrispondente
- Classificazioni dei beni economici (fattori della produzione):
- terra o natura
- risorse disponibili in modo originario
- lavoro
- capacità fisica o intellettuale degli uomini
- capitale
- deriva dall'applicazione del lavoro ai beni naturali o a capitali precedentemente costituiti
- terra o natura
- Economia aziendale
- è la parte di Scienza Economica che studia l'azienda
- l'azienda è stata ideata dall'uomo per soddisfare i propri bisogni
- Aziende
- possono essere di:
- produzione
- E' detta produzione l'attività di combinazione dei beni economici al fine di ottenerne altri più adatti a soddisfare i bisogni umani esistenti o nuovi
- Le Imprese sono le aziende di produzione per lo scambio di
mercato
- da un lato cedono i propri prodotti contro denaro
- dall'altro acquistano, col denaro, i fattori della produzione
- sono lo strumento tipico, creato dall'uomo durante la rivoluzione industriale, per trovare una soluzione al problema economico
- Le imprese, per il loro modo di operare, ridistribuiscono la ricchezza
- consumo
- E' detta consumo l'attività di utilizzazione dei beni economici
- La famiglia, in economia, è la principale azienda di consumo
- Le Associazione e le Istituzioni pubbliche sono equiparate alla famiglia
- produzione
- possono essere di:
- Rivoluzione industriale
- ha inizio negli ultimi 20 anni del XVIII secolo in Inghilterra,
dovuto alla coincidenza di 4 grandi trasformazioni
- 1. incremento demografico impetuoso
- 2. aumento significativo della produzione agricola
- 3. sviluppo dei traffici commerciali
- 4. estrema propensione all'innovazione tecnologica
- è un processo, una successione di eventi ognuno dei quali è effetto del precedente e causa del successivo
- in Italia arriva solo nella seconda metà del XIX secolo
- i settori principalmente interessati all'inizio furono:
- tessile
- carbone
- si caratterizza per l'affermazione della fabbrica come metodo tipico di organizzazione del lavoro
- ha inizio negli ultimi 20 anni del XVIII secolo in Inghilterra,
dovuto alla coincidenza di 4 grandi trasformazioni
- Caratteristiche dell'impresa
- 1. è una organizzazione
- insieme di uomini e mezzi coordinati per conseguire un obiettivo comune
- 2. in un'impresa si attuano meccanismi di produzione
- successioni di azioni dirette alla trasformazione dei caratteri fisico chimici e/o spazio temporali di un bene per accrescerne l'utilità
- 3. in un'impresa si attuano meccanismi di scambio
- acquisizione dall'esterno di risorse (beni), da trasformare attraverso meccanismi di produzione, e la cessione all'esterno di ciò che è stato trasformato
- 4. l'impresa ha come fine ultimo il perseguimento di un reddito
- produzione di ricchezza: i meccanismi di produzione e i meccanismi di scambio sono finalizzati a realizzare una differenza positiva tra il ricavo ottenuto dallo scambio dei beni prodotti e il costo delle risorse impiegate nella produzione
- il fine del reddito è quell'aspetto che contraddistingue l'impresa da tutte le altre organizzazioni
- 1. è una organizzazione
- Il Mercato
- è l'insieme degli atti di scambio compiuti tra due o più interlocutori ed aventi ad oggetto un determinato bene in un determinato ambito geografico
- Approccio Sistemico
- filone della teoria organizzativa (scienza che analizza caratteristiche e comportamenti delle organizzazioni) che tratta le organizzazioni come "sistemi"
- sistema
- insieme di elementi interagenti, non aggregati in maniera casuale ma collegati da relazioni di interdipendenza e coordinazione in vista del raggiungimento di un obbiettivo comune
- proprietà olistica dei sistemi
- Il sistema costituisce una realtà originale (diversa) rispetto agli elementi che lo costituiscono e alla loro unione casuale
- Organizzazioni come "sistemi aperti" (impostazioni moderna)
- sistemi che trovano le condizioni della loro esistenza e soppravvivenza negli scambi con l'ambiente esterno
- Organizzazioni come "sistemi chiusi" (impostazione classica)
- sistemi che non dipendono dall'ambiente in cui si trovano, essendo completamente autonomi e indipendenti
- Ambiente esterno
- è infinito, comprende tutto cio che sta al di fuori dell'organizzazione
- Ambiente Organizzativo
- è l'insieme di tutti gli elementi al di fuori dei confini di un'organizzazione che sono in grado di influenzarla (tutta o in parte) sia in maniera diretta che indiretta.
- è un sottoinsieme dell'ambiente esterno
- è possibile identificare 10 elementi dell'ambiente
organizzativo (a cura di Richard Daft) suddivisi in due categorie
- Ambiente generale (influenzano in maniera indiretta
l'organizzazione)
- 1. Sistema politico/normativo - costituito dalle norme e delle istituzioni (pubbliche o private)
- 2. Sistema socio/culturale - caratteri della popolazione presente nell'ambiente organizzativo
- 3. Sistema economico - condizioni del livello di occupazione, inflazione, ...
- 4. Sistema delle relazioni internazionali - accordi economici tra gli stati, ...
- 5. Sistema delle conoscenze scientifico/tecnologiche
- 6. Sistema finanziario/bancario - mercati azionari, banche, ...
- Ambiente di riferimento o area di influenza (influenzano in
maniera diretta l'organizzazione)
- 7. Imprese e altre organizzazioni concorrenti
- 8. Fornitori
- 9. Clienti
- 10. Mercato del lavoro - disponibilità di manodopera, professionalità, ...
- Ambiente generale (influenzano in maniera indiretta
l'organizzazione)
- Le dimensioni dell'area di influenza sono determinate dalla stessa impresa in funzione di una serie di comportamenti attivi che essa attua
- In generale un impresa non è in grado di incidere sul comportamento dell'ambiente generale
- Area di influenza (o ambiente di riferimento)
- può essere considerato sotto due prospettive:
- Ambiente transazionale (acquisizione)
- dove vengono realizzati i meccanismi di scambio attraverso i quali l'impresa acquisisce i fattori specifici della produzione
- sarà tanto più grande quanto maggiori sono i costi di produzione interni della risorsa
- maggiore è la dimensione più alti saranno i costi di acquisizione delle informazioni per compiere scelte razionali
- è costituito dall'insieme dei mercati nei quali l'impresa è uno dei due interlocutori negli atti di scambio aventi ad oggetto i fattori della produzione
- si suddivide in
- mercato del lavoro
- il bene scambiato è la capacità lavorativa
- mercato dei mezzi di produzione
- i beni scambiati sono le materie prime, macchine e quant'altro necessario per la produzione
- mercato finanziario (creditizio)
- il bene scambiato è il denaro (risorse finaziarie) necessario a condurre l'attività di impresa
- mercato del lavoro
- Ambiente competitivo (cessione)
- dove vengono realizzati i meccanismi di scambio attraverso i quali l'impresa cede all'esterno i propri prodotti
- è determinato da una valutazione comparata dei costi per essere presente in uno specifico mercato e il minor profitto dovuto alla presenza di aziende concorrenti
- è costituito dall'insieme dei mercati nei quali l'impresa è uno dei due interlocutori negli atti di scambio aventi oggetto i propri prodotti
- Ambiente transazionale (acquisizione)
- agendo in maniera attiva su entrambi gli ambienti introdotti l'impresa va a definire la sua area di influenza
- può essere considerato sotto due prospettive:
- Teoria del costo di transazione
- Ogni organizzazione acquisisce dall'ambiente esterno le risorse il cui costo di transazione è inferiore al costo di produzione (a tal proposito si sente spesso parlare di scelte "Make or Buy")
- Costo di transazione
- costo sostenuto da una qualsiasi transazione, o atto di scambio, per acquisire una risorsa dall'ambiente esterno
- Costo di produzione
- costo sostenuto per produrre all'interno dell'impresa quella stessa risorsa
- Raccolta della informazioni
- è quell'azione intrappresa dall'impresa per soddisfare il proprio bisogno di informazioni sulle caratteristiche dell'ambiente esterno
- è necessaria a determinare nella maniera più razionale possibile i propri comportamenti
- è condizionata dalle caratteristiche dell'ambiente esterno:
- 1. grado di complessità
- riflette l'eterogeneità degli elementi esterni rilevanti per l'attività di un'organizzazione
- 2. velocità di cambiamento
- riflette il grado di dinamicità degli elementi rilevanti per l'attività di un'organizzazione
- 1. grado di complessità
- La condizione di maggiore incertezza si verifica quando il
grado di complessità e la velocità di cambiamento sono massimi
- ambiente fortemente instabile e altamente complesso
- Venture Capital
- elemento caratteristico della new economy
- sono fondi specializzati nel finanziare nuove iniziative
- cedono risorse finaziarie all'impresa in cambio di una quota di proprietà dell'impresa stessa
- Domanda e offerta
- in ogni mercato si hanno due interlocutori contrapposti che mettono in essere una serie di atti di scambio aventi ad oggetto beni particolari
- le posizioni degli interlocutori sono identificate da:
- Domanda
- è la quantità di un determinato bene che i consumatori desiderano e sono in grado di acquistare ad un determinato prezzo ed in un determinato momento
- Offerta
- è la quantità di un determinato bene che i produttori sono disposti a cedere ad un determinato prezzo ed in un determinato momento
- Caratteristiche della domanda
- 1. grado di concentrazione
- esprime in che modo la domanda di un bene è distribuita tra gli interlocutori interessati a quel bene
- quando un solo interlocutore domada quel bene si ha il "monopsonio"
- 2. grado di elasticità
- Operando una semplificazione si può considerare l'andamento della domanda solo in relazione al prezzo del bene, in tale situazione il grado di elasticità esprime il rapporto tra le variazioni percentuali della quantità domandata di un bene in relazione alla variazione percentuale del prezzo dello stesso bene
- si può avere una domanda
- anelastica - grado di elasticità minore di 1
- elastica - grado di elasticità maggiore di 1
- le situazioni limite sono
- domanda perfettamente anelastica - grado di elasticità = 0
- domanda perfettamente elastica - grado di elasticità = infinito
- Togliendo la semplificazione introdotta in precedenza si può osservare che l'andamento della domanda è caratterizzato da molteplici variabili, ad esempio il reddito
- Elasticità rispetto al reddito
- esprime il rapporto tra le variazioni percentuali della quantità domandata di un bene in relazione alla variazione percentuale del reddito del consumatore
- 1. beni normali - la quantità domandata aumenta all'aumentare del reddito (elasticità positiva)
- 2. generi di prima necessità - la quantità domandata non varia all'aumentare del reddito
- 3. beni inferiori - la quantità domandata diminuisce all'aumentare del reddito (elasticità negativa)
- la domanda può essere
- elastica - aumenta più che proporzionalmente all'aumentare del reddito
- anelastica - aumenta meno che proporzionalmente all'aumentare del reddito
- Elasticità incrociata
- la quantità domandata di un bene varia al variare del prezzo di
un altro bene
- 1. beni succedanei - la quantità domandata di un bene cresce all'aumentare del prezzo di un altro bene
- 2. beni complementari - la quantità domandata di un bene diminuisce all'aumentare del prezzo di un altro bene
- la quantità domandata di un bene varia al variare del prezzo di
un altro bene
- 3. grado di differenziazione
- esprime il modo in cui diversi tipi di uno stesso bene, all'interno dello stesso mercato, vengono percepiti da coloro che esprimono la domanda
- Avremo:
- prodotti omogenei - la differenziazione verte esclusivamente sul prezzo
- prodotti non sostituibili - i prodotti vengono percepiti come unici e la differenziazione si ha nelle caratteristiche preferibili
- 1. grado di concentrazione
- Caratteristiche dell'offerta
- 1. grado di concentrazione
- monopolio (ipotesi di scuola)
- bene prodotto da un solo produttore
- oligopolio - bene prodotto da un insieme poco numeroso di produttori
- concorrenza perfetta (ipotesi di scuola)
- bene prodotto da un numero infinito di produttori, ognuno dei quali detiene una piccola quota del mercato
- i beni prodotti dai diversi produttori sono percepiti come equivalenti e si differenziano solo per il prezzo
- il mercato è totalmente trasparente
- monopolio (ipotesi di scuola)
- 2. grado di differenziazione
- è il risultato delle azioni attuate dai produttori per evitare che la competizione avvenga esclusivamente sul prezzo
- accentuando la differenziazione si cerca la condizione di mini monopoli
- concorrenza monopolistica
- l'offerta è distribuita tra molti produttori e per ogni prodotto, a seguito di un alto grado di differenziazione, si creano mini-monopoli
- oligopolio differenziato
- l'offerta è concentrata su pochi produttori e per ogni prodotto, a seguito di un alto grado di differenziazione, si creano mini-monopoli
- 3. grado di libertà
- è il grado di difficoltà che un nuovo imprenditore incontra per presentarsi in un determinato mercato e acquisirne una parte
- il grado di libertà è limitato dalla presenza di barriere
all'entrata, che sono dovute ad esempio:
- economie di scala
- il costo medio di produzione diminuisce all'aumentare della dimensione dell'impianto e delle corrispondenti quantità prodotte
- il costo fisso è la spesa totale che occorre sostenere anche quando la quantità prodotta è nulla
- il costo variabile rappresenta tutte le voci del costo totale che non rientrano nel costo fisso e che variano in proporzione alla quantità prodotta
- economie di apprendimento (anche dette di esperienza)
- al fare di più corrisponde un fare meglio dovuto al know how pregresso
- costo storico
- le imprese già presenti hanno avuto modo di ammortizzare il costo degli impianti
- differenziazione del prodotto
- quanto più il prodotto è differenziato e il mercato è segmentato tanto più è difficile per una nuova impresa entrare in quel mercato
- necessità di brevetto
- limitatezza delle risorse
- economie di scala
- 1. grado di concentrazione
- Domanda
- Rapporto tra domanda e offerta
- mercato del venditore
- la domanda espressa e potenziale supera di granlunga l'offerta
- il venditore è avvantaggiato, i suoi prodotti saranno interamente assorbiti dal mercato
- il venditore è in grado di dettare le condizioni di contrattazione
- mercato del compratore
- l'offerta supera di gran lunga la domanda
- i produttori devono competere per intercettare la limitata domanda
- i consumatori definiscono le condizioni di contrattazione e determinano il successo dei produttori
- Da analisi sul comportamento degli interlocutori risulta:
- coloro che esprimono la domanda tendono a ridurre la quantità domandata di un bene all'umentare del prezzo
- coloro che esprimono l'offerta tendono ad aumentare la quantità offerta di un bene all'aumentare del prezzo
- si ha il prezzo di equilibrio quando le quantità domandate e offerte di un certo bene sono uguali
- nel mercato del lavoro
- le imprese rappresentano la domanda e i loro interlocutori l'offerta
- nel mercato del bene prodotto
- le imprese rappresentano l'offerta e i loro interlocutori la domanda
- mercato del venditore
- Il reddito (o ricchezza)
- è espressione monetaria dell'utilità dei beni realizzati
- il concetto di reddito varia in funzione del contesto nel quale
è utilizzato:
- salario - remunerazione del lavoro
- rendita - remunerazione di una proprietà reale (terra o immobili)
- profitto - compenso per lo svolgimento di una attività di impresa
- Teoria classica della massimizzazione del profitto
- ogni impresa sceglie tra le diverse alternative di comportamento quella che consente la massimizzazione della differenza positiva tra ricavi e costi (il profitto)
- gli economisti classici considerano i soli costi materiali di produzione
- gli altri includono tra i costi anche la ricompensa che spetta all'imprenditore per aver investito il proprio capitale nell'impresa (chiamato sovrapprofitto)
- Critiche all'impostazione classica
- ogni imprenditore non è libero di assumere tutti i
comportamenti che ritiene necessari per la massimizzazione del
profitto
- la sua impresa sta in un ambiente organizzativo con certe caratteristiche e regole da rispettare
- i comportamenti assunti da un impresa in una prospettiva di lungo periodo possono dar luogo ad azioni nel breve periodo che contrastano nettamente col principio di massimizzazione del profitto
- ogni impresa non adotta quei comportamenti che pur consentendo la massimizzazione del profitto la condurrebbero al di là della soglia di rischio che è disposta ad assumere
- ogni imprenditore non è libero di assumere tutti i
comportamenti che ritiene necessari per la massimizzazione del
profitto
- I manager e l'impresa
- il subentrare dei Manager alla guida di un impresa ha messo in discussione tutta l'impostazione classica
- abbiamo allora diverse teorie
- Teoria manageriale dello sviluppo dimensionale
- i dirigenti di un'impresa più che tendere alla massimizzazione del profitto tendono alla massimizzazione del fatturato
- il fatturato è l'espressione del valore economico di cio che è stato venduto
- Teoria della creazione e diffusione del valore economico
- tiene conto della differenza di finalità tra i vari soggetti presenti all'interno dell'azienda
- è tipica di imprese create da più soci e date in mano a manager
per incrementare il valore dell'impresa stessa
- il patrimonio è costituito dalle immobilizzazioni
- la diffusione del valore dell'impresa passa anche attraverso il mercato azionario
- può essere applicata in realtà caratterizzate da un ampio mercato azionario (Stati Uniti)
- Teoria della sopravvivenza aziendale
- le imprese escludono le azioni che potrebbero compromettere la sopravvivenza dell'impresa stessa, sacrificando la massimizzazione del profitto
- tale situazione è stata rilevata in imprese condotte da manager che in questa maniera tutelano il proprio posto di lavoro
- Teoria manageriale dello sviluppo dimensionale
- Teoria comportamentista (o dei limiti sociali alla
massimizzazione del profitto)
- si concretizza nella considerazione della situazione di conflittualità che ogni impresa vive e deve affrontare nel rapportarsi con l'ambiente esterno
- ogni impresa ha degli interlocutori che sono portatori di
interessi (stakeholders) contrapposti a quelli della stessa impresa
- lavoratori, fornitori, ...
- se non si giunge a una situazione di equilibrio si verifica una
situazione di conflitto esplicito che può concludersi con
l'eliminazione dell'interlocutore
- licenzio un operaio, cambio fornitore, ...
- Aumentare i profitti
- 1. aumentando i ricavi
- si può agire sul prezzo di vendita del bene prodotto o sulla quantità prodotta di quel bene, andando comunque a creare situazioni di conflitto con i clienti o con le imprese concorrenti
- esempio:
- ad un aumento del prezzo di vendita corrisponde una diminuzione delle quantità acquistate da parte dei clienti
- 2. riducendo i costi
- i costi che un'impresa sostiene sono:
- costo del lavoro
- costi di approvvigionamento
- oneri finanziari
- costi di distribuzione
- costi di organizzazione
- costi per ricerca e sviluppo
- per ridurre il costo unitario si può:
- pagare meno gli operai, o i fornitori
- cercare di ottenere condizioni di finanziamento più vantaggiose da parte delle banche
- ridurre la quantità dei fattori di produzione
- licenziando dipendenti (cosa che in realtà è ostacolata dalla
legge)
- l'impresa moderna si dice che lavora a teste costanti
- licenziando dipendenti (cosa che in realtà è ostacolata dalla
legge)
- anche in questo si rischia di creare situazioni di conflitto andando a modificare una situazione di equilibrio esistente
- l'impresa può pensare di ridurre i costi laddove non ci sono
interlocutori che posso opporsi
- costi di organizzazione
- costi per ricerca e sviluppo
- la riduzione di questi due fattori comporta un errore enorme per un'impresa perchè sono proprio queste grandezze che vanno a costituire il proprio vantaggio competitivo
- i costi che un'impresa sostiene sono:
- In ultima analisi il profitto è una grandezza residuale, non
predicibile a priori
- il fine che viene perseguito da un'impresa non è la massimizzazione del profitto, ma la tensione del profitto
- 1. aumentando i ricavi